Le 7 virtù della kerlite e perché rivoluziona i pavimenti e i rivestimenti
Che cos’è la kerlite? E perché è così amata proprio da tutti? Progettisti, proprietari, nessuno riesce a resistere al suo fascino. In questo articolo Pitzus Group racconta perché sceglie il gres porcellanato di Cotto d’Este per le sue ville da sogno in Costa Smeralda.

Quando ho iniziato a lavorare nei cantieri, c’era una parte delle attività di ristrutturazione che mi appassionava in particolare, quella della pavimentazione. Il rivestimento di una casa assomiglia a un puzzle, che va a comporsi passo dopo passo, fino a dare forma a un’abitazione.
Negli anni questa passione si è trasformata in qualcosa in più: nella ricerca e nello studio dei materiali più innovativi da proporre ai miei clienti.
La kerlite è uno di questi. Cos’è? È un gres porcellanato sottile, di spessore ridottissimo, che ha rivoluzionato i rivestimenti. La kerlite riesce oggi a offrire il migliore compromesso in termini di bellezza, performance e innovazione.
Come riesce a farlo? Lo racconto in questo post.

Come nasce la kerlite
L’anno di nascita della kerlite è il 2004. L’azienda che la inventa non ha bisogno di grosse presentazioni. È la Cotto d’Este, conosciuta ovunque nel mondo per i suoi rivestimenti e pavimenti in gres porcellanato.
Proprio in quell’anno decide di lanciare un nuovo prodotto che supera la già altissima qualità delle sue produzioni. Seguendo così quello che è lo spirito dei grandi, nel business come nella vita: non accontentarsi mai e lanciarsi sempre in nuove sfide.
Così l’azienda di Sassuolo inventa un gres laminato che si distingue dagli altri materiali fino ad allora sul mercato. In che modo? Una prima differenziazione che salta subito all’occhio è lo spessore molto più sottile rispetto al gres classico. La kerlite infatti è alta solo 3mm.
Una dimensione che nasce dai processi di lavorazione dei materiali. La kerlite infatti viene realizzata con un impasto di gres porcellanato e altre materie prime. Il composto è poi pressato con una forza di 15mila tonnellate e cotto in forni innovativi ed ecologici, frutto della ricerca e del know how dell’azienda.

7 virtù della piastrella della Cotto D’Este
“Virtù” è proprio la parola più adatta per spiegare le caratteristiche della kerlite, da qualunque lato la si guardi, la piastrella ne è piena.
- È bella
Le piastrelle sottili sono disponibili in tantissime finiture. Possono essere lisce o sabbiate, con riflessi puntiformi o con effetto nuvola. Le lastre poi sanno imitare perfettamente sia le stonalizzazioni della pietra naturale, sia quelle del legno.
- È facile da pulire
La kerlite può essere trattata con qualsiasi detergente, anche quelli più aggressivi. È ultra resistente e non rischia di rovinarsi. Inoltre, è idrorepellente e assorbe poca acqua.
- Resiste al fuoco e al calore
Potresti appoggiarci una pentola rovente senza che il materiale subisca il minimo danno. A questo si aggiunge una caratteristica tipica del gres porcellanato: la scarsa conducibilità termica. Questo significa che la kerlite garantisce un buon isolamento termico, riducendo le dispersioni di calore durante l’inverno.
- È sicura
I materiali di cui è composta rendono la kerlite in grado di mettersi al riparo da rischi. Batteri, funghi o muffe non possono battere la super piastrella.
- È semplice da posare
Una delle caratteristiche della kerlite è la sua elasticità: può essere facilmente tagliata, sagomata e forata con macchine automatiche e utensili per la lavorazione del vetro e del gres. Anche le attività di finitura, come quelle dei bordi, possono essere realizzate a mano con carta vetrata o spugne diamantate.
- È leggera
Le lastre (300×100) possono essere sollevate da una sola persona. Questo le rende facilmente trasportabili, rispetto alle lastre di marmo, granito o pietre naturali. Per fare un raffronto, a parità di peso, i metri quadrati trasportati possono essere fino a quattro volte superiori.
- È ideale per la ristrutturazione
Questa forse è una delle caratteristiche per cui la kerlite si fa preferire ad altri materiali. Puoi infatti sovrapporla a un pavimento senza la necessità di demolirlo. Immagina cosa significa tutto questo: niente detriti, polvere e zero costi di rimozione e smaltimento dei materiali.

Kerlite vs gres classico
Come ho scritto nel mio post sulla nuova concezione del lusso, la durabilità dei materiali è uno degli elementi a cui oggi si presta più attenzione per una dimora di alto profilo. La kerlite è tra i protagonisti di questa nuova visione del lusso.
Rispetto, per esempio, a un piastrella in gres classico, ha delle caratteristiche che la rendono unica.
Si lascia preferire al gres classico per la sua maggiore resistenza all’usura e per la minore manutenzione di cui ha bisogno (non necessita di alcun trattamento antimacchia).
Inoltre, la kerlite garantisce una maggiore durevolezza, grazie alla cottura a temperature più alte della sua lavorazione. Un pavimento in kerlite, se posato correttamente, può durare anche per tutta la vita. Ed è questa sua caratteristica che la rende perfetta per le zone più transitate della casa.

Kerlite e ville di lusso, connubio vincente
La kerlite è uno di quei materiali che non manca mai nei nostri cantieri. E’ stato un vero e proprio amore a prima vista. Anche i clienti la adorano allo stesso modo, ed è il rivestimento prediletto dagli architetti che si dedicano alla progettazione delle ville in Costa Smeralda (e non solo).
Perché piace così tanto? Oltre che per le virtù di cui ti abbiamo parlato, è amata in primo luogo per la varietà delle sue finiture: effetto marmo, effetto legno, effetto cemento simile alla resina… Insomma, la kerlite riesce ad accontentare proprio tutti, soprattutto i più esigenti.
E poi è il rivestimento preferito dagli addetti ai lavori anche per le sue possibilità infinite di utilizzo. La kerlite può essere adottata, per esempio, anche in sostituzione della carta da parati. La linea Wonderwall è pensata proprio per questo scopo. Di cosa si tratta? Sono lastre (grandi 1 metro per 3) fatte di gres e fibra di vetro. Nasce così un materiale sottile e leggero alla pari di una tradizionale carta da parati.
Immaginala come una tela bianca con vere e proprie decorazioni artistiche in superficie: è una soluzione suggestiva che sa trasmettere emozioni attraverso gli spazi.
Tra le linee più seducenti c’è Matrix, che riprende la classica texture della tela dei quadri, e Freestyle, che è realizzata con resina spatolata a mano e poi decorata in digitale con smalti a freddo.
Oltre alla bellezza delle decorazioni, Wonderwall si lascia preferire perché, rispetto ai parati tradizionali, è più resistente, non teme l’umidità e ha una maggiore durata nel tempo.
Se sei interessato all’interior design esclusivo, leggi anche “Caloriferi da museo. La storia di Tubes e cosa ci insegna sull’innovazione“. Se vuoi saperne di più sulla kerlite visita il sito www.kerlite.it
