Come innovare per rendere grande un’azienda: storia di Pitzus Group

Come innovare per rendere grande un’azienda: storia di Pitzus Group

impresa edile olbia

La storia di Pitzus Group: dalla fondazione dell’impresa dal nulla, alla crisi immobiliare, fino alle soluzioni adottate per superare ostacoli e sfide. E infine quattro consigli per portare innovazione in azienda.

pitzus group

«Ci sono tanti modi per volare». Aveva proprio ragione mio padre.

Quando mi disse questa frase, avevo da poco rinunciato al mio sogno di diventare pilota. La crisi nel settore immobiliare era diventata inarrestabile e decisi di tornare a casa, per aiutarlo nella gestione della sua azienda di costruzioni e ristrutturazioni, fondata a metà degli anni Ottanta, quando io ero appena nato.

Quella di Pitzus Group è soprattutto la sua storia. Quella di un uomo partito dal nulla, da Guspini, un paesino in provincia di Cagliari, e che poi passo dopo passo ha saputo creare la sua impresa.

La storia di un’azienda è come quella di un uomo, fatta di alti e bassi. Gli alti sono arrivati assieme al boom economico in Costa Smeralda. Ma anche i bassi non si sono fatti attendere, come quando un socio di mio padre è scappato con tutti i soldi della cassa, compromettendo parte del suo sogno.

Nonostante le numerose cadute, ha saputo resistere alle intemperie e rialzarsi sempre. Questo è l’insegnamento più grande che ha offerto a me e a mia sorella, entrambi oggi accanto a lui nel business. Quella di Pitzus Group è la sua storia e la nostra, la storia di una famiglia.

Due soluzioni per superare una crisi 

Qualcuno potrebbe pensare che tornare a casa per lavorare nell’azienda di famiglia significasse per me una vita di privilegio, in un confortevole ufficio, con orari comodi e una paga assicurata. Ma non è stato affatto così. La crisi del settore edile era in piena, quello che serviva a mio padre erano più braccia. E così da pilota di aerei, come avevo sempre sognato, mi sono ritrovato a fare l’operaio di cantiere.

azienda edile

Quell’esperienza mi ha insegnato molto. In primo luogo, ho capito che a volte si è costretti a rinunciare ai propri sogni, ma solo perché si è destinati a progetti più grandi e migliori. E poi, l’altro insegnamento di cui ho fatto tesoro è che solo lavorando in un team puoi misurare davvero chi sei.

Per tanti anni mi ero ostinato a scegliere una strada diversa che fosse solo mia, lontana dall’azienda edile di famiglia, ma grazie al lavoro in cantiere ho capito che ero nato per fare il costruttore e che quello era il mio posto. Spinto da questa consapevolezza e acceso da una nuova passione, mi sono lanciato alla ricerca di soluzioni innovative per superare quella crisi che attanagliava il settore. Mi sono guardato intorno e ho visto cosa facevano le altre aziende edilicome la nostra: abbassavano i prezzi e così riducevano la qualità dei servizi.

Chi innova fa cose diverse. E noi abbiamo scelto di seguire un’altra strada: aumentare i prezzi e verticalizzare. Come si fa in termini pratici? Abbiamo ragionato sui nostri clienti e sulle loro esigenze. Abbiamo così individuato la nostra nicchia: quella della costruzione e della ristrutturazione delle ville di lusso, che rappresentava il 60% dei lavori che facevamo.

In quel momento, proprio in virtù della crisi, le aziende edili nostre concorrenti accettavano qualsiasi tipo di lavoro, dal palazzo al capannone fino al locale commerciale. Noi invece, in controtendenza, abbiamo scelto di dedicarci ad un solo segmento del settore, ovvero alla realizzazione di abitazioni di alto profilo. Volevamo specializzarci per offrire lavorazioni esclusive ed uniche nel loro genere.

ville di lusso

Una scelta coraggiosa in quel momento, perché significava rifiutare clienti e soldi. Ma a sostenermi c’era Valentina, mia sorella. Lei si occupa della parte amministrativa e temevo che il bisogno di far quadrare i conti la spingesse ad essere più cauta. Invece, fin da subito, abbiamo fatto squadra e abbiamo lavorato in sinergia verso un unico obiettivo: diventare la prima impresa di costruzioni specializzata nelle dimore di lusso in Sardegna.

Qualità e verticalizzazione non bastavano. Abbiamo scelto anche di accrescere i nostri servizi, per dare ancora qualcosa in più ai nostri clienti che nessuno poteva fornirgli. Volevamo risolvere un disagio che è avvertito dalla maggior parte dei clienti del settore edile: quello di non poter verificare lo stato dei lavori a distanza, in quanto molti ci commissionano la costruzione della loro seconda casa in Sardegna.

costruzioni di lusso

Allora ci siamo inventati un’app, di cui ti parlo qui, che documenta la vita sul cantiere, con foto in tempo reale e informazioni sull’andamento dei lavori. Se la tecnologia serve ad aumentare la trasparenza, l’avremmo usata per essere più vicini e chiari con i nostri clienti.

4 parole magiche di chi innova

Mio padre è sempre stato un innovatore. Mi dice sempre che bisogna arrivare per primi perché «se non lo fai tu, lo farà qualcuno prima di te».
Lavorando con lui, con mia sorella e con il nostro team, ho capito che per “innovare” ci sono soprattutto quattro regole da seguire. Sembrano facili, ma dietro alla loro applicazione, c’è tanto, tanto lavoro.

1. Trasparenza. In un settore in cui ci sono i furbi che chiedono un preventivo per poi aumentarlo man mano che procedono i lavori, noi abbiamo scelto di spendere molto più tempo sulla progettazione dell’immobile, così da calcolare anche il costo di ogni singolo chiodo. Certo, si può sbagliare. Ma se commettiamo un errore ci rimettiamo noi, senza chiedere un euro in più al cliente, perché offriamo preventivi bloccati.

2. Soluzione. Gli innovatori risolvono problemi. Nel nostro piccolo cerchiamo di prestare orecchio ai bisogno dei clienti e di rispondere “cucendogli addosso” le giuste soluzioni, come un sarto farebbe con un vestito.

3. Specializzazione. Per essere competitivi sul mercato, è fondamentale individuare la nicchia in cui operare e specializzarti. Devi risultare riconoscibile per la tua attività, affinché sia percepita come unica nel suo settore. Sparare nel mucchio dà risultati incerti. Offrire poche cose, ma offrirle al meglio, ti permette invece di accreditarti come leader agli occhi del tuo target di riferimento.

4. Team. Va bene fare una buona campagna di marketing, comunicare bene un prodotto o un servizio. Ma alla base di un business, ci sono sempre le persone. Valorizzare i collaboratori e renderli partecipi del tuo progetto è la chiave per fare bene. In fondo, se dai il massimo, ricevi il massimo. È così che funziona sempre.

Grazie a queste regole, la piccola azienda di mio padre è diventata una realtà che ha saputo ritagliarsi il suo spazio sul mercato. Oggi sappiamo che di sfide e ostacoli ce ne saranno ancora tanti da affrontare, ma abbiamo allo stesso tempo la consapevolezza di avere radici forti. Quelle che nascono dal duro lavoro e dal rispetto dei clienti e dei nostri valori.

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